mercoledì 29 maggio 2013

La Ue entra in guerra contro la Siria


La Ue entra in guerra contro la Siria
Cadono le ultime foglie di fico: l'Unione Europea va alla guerra. In Siria armerà i ribelli alla luce del sole, pranta anche ad "altre soluzioni".

Francia e Gran Bretagna potranno fornire armi, a partire da agosto, ai ribelli siriani che combattono contro il presidente Bashar al-Assad a partire da agosto, dopo che in nottata è fallito il tentativo dell'Unione europea di rinnovare l'embargo sugli armamenti verso il paese mediorientale. Dopo una maratona negoziale a Bruxelles, i governi della Ue non sono riusciti ad accorciare le distanze e dunque il divieto scadrà, come del resto volevano Gran Bretagna e Francia.

I due paesi si sono impegnati a non consegnare armi ai ribelli "in questo momento", indica una dichiarazione comune della Ue. Ma funzionari europei hanno spiegato che nei fatti l'impegno terminerà il primo agosto.

I ministri Ue hanno invece trovato l'accordo sul prolungamento delle altre sanzioni, in particolare il congelamento dei beni e il divieto di viaggio contro Assad e i dirigenti siriani, come anche le restrizioni sul commercio, sui progetti infrastrutturali e sui trasporti.

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