domenica 26 maggio 2013

Don Puglisi e don Gallo, due pesi due misure

Perché Papa Francesco stamattina nel tuo Angelus non ti sei ricordato anche di don Gallo?

Le tue parole di condanna contro gli sfruttatori, le mafiose e i mafiosi, contro quanti rendono schiavi donne e uomini di questo tempo mi avevano fatto sperare. Il ricordo di don Puglisi ucciso dalla mafia nel 1993 e da ieri Beato, come un esempio da seguire. Tu stesso visitando la parrocchia  romana dei santi Elisabetta e Zaccaria hai sottolineato con la tua autenticità come: “La realtà si capisce meglio dalle periferie” proprio come aveva scelto di fare don Andrea Gallo che così come don Puglisi ha vissuto immerso nella realtà di chi sfrutta con violenza animale ogni debolezza o fragilità umana.
Don Ciotti riferendosi al prete della minuscola chiesa di San Benedetto al Porto ha affermato: “Andrea ha incarnato la Chiesa
che non dimentica la dottrina”. E ancora: “Era innamorato di Dio, era innamorato dei poveri e saldava la terra con il cielo. Ha sempre inteso saldare la dimensione spirituale con l’impegno civile”. Proprio come ripeti sempre tu, Papa Francesco: “No ai cristiani da salotto”. Don Gallo era uno di questi, sono certa ti sarebbe piaciuto. Sarebbe stato bello sentirti ricordarlo nella tua preghiera domenicale.

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